Il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, anche denominato Parco della Murgia Materana, è una porzione di un vasto territorio calcareo caratterizzato da un alternarsi di valli più o meno profonde e pianori che si snodano lungo i venti chilometri della Gravina di Matera, un profondo canyon di carattere erosivo che confluisce, verso la pianura metapontina, nel fiume Bradano. Si tratta di un territorio carsico, ricco di grotte naturali ed antropiche caratterizzato dalla presenza di una notevole patrimonio archeologico.
Le evidenze più antiche riguardano alcune grotte frequentate in epoche preistoriche durante il Paleolitico Medio e insediamenti neolitici riferibili al neolitico antico. Ma vi sono anche importanti testimonianze riferibili a periodi più recenti sia della preistoria che della protostoria, passando per la Magna Grecia, la dominazione romana e tutto il Medioevo periodo quest’ultimo che ha lasciato in questo territorio oltre 150 Chiese Rupestri distribuite sia nei Sassi che lungo le valli della Gravina di Matera e dei suoi affluenti.

Il Parco della Murgia Materana contiene un elevato numero di villaggi rupestri che ne caratterizzano il paesaggio culturale testimoniando gli insediamenti umani dalla preistoria fino all’età moderna. Dopo il medioevo questi complessi o casali rupestri sono stati prevalentemente utilizzati come luoghi di ricovero degli animali nelle pratiche della pastorizia.
Oltre quelli citati nei luoghi più accessibili di Murgia Timone, Murgecchia e Contrada Palomba, i complessi più importanti si trovano a sud della città di Matera dove il Parco si estende fino al territorio del limitrofo comune di Montescaglioso. A sud est si trovano i complessi di contrada Agna dove si trova la famosa Grotta dei Pipistrelli i cui reperti sono esposti presso il Museo Nazionale Ridola, il complesso dell’Ofra, del Santissimo Crocifisso alla Selva (noto come Cristo la Selva), il Villaggio Saraceno, i complessi di Murgia S. Andrea in agro di Montescaglioso.
A sud lungo la Gravina di Picciano si trovano molti altri complessi come quelli di Santa Lucia al Bradano, e soprattuto quello della Cripta del Peccato Originale, i cui dipinti risalenti all’epoca longobarda sono di eccezionale valore storico e culturale.
E’ proprio la presenza millenaria ininterrotta dell’uomo nel territorio che rende Matera una città unica al mondo. Anche dal punto di vista paesaggistico e naturalistico la Murgia offre un enorme e sorprendente patrimonio tutto da scoprire.
L’area delle Murge materane è oggi tutelata dal Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, noto anche come Parco della Murgia Materana. All’interno di questo è presente il Sito Unesco costituito dai Sassi di Matera e dalla parte delle Murge che si trova difronte al di là del Canyon. Si tratta di un sito, riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Umanita nel 1993, di straordinaria importanza perchè per la prima volta viene riconosciuto un valore culturale e storico universale non solo ad un bene archeologico ma anche al paesaggio che lo contiene.
Un paesaggio affascinante selvaggio e misterioso che ha ancora molto da svelare che è stato modellato durante la lunga storia geologica dell’area e dall’incessante opera millenaria dall’uomo. Matera probabilmente è uno dei pochi posti al mondo in cui la storia dell’evoluzione umana si intreccia alla storia geologica recente del territorio murgiano che la contiene cominciata un milione di anni fa.