La
Costa Ionica della Basilicata si sviluppa per circa 40 chilometri, da
Metaponto, al confine con la Puglia, fino a
Nova Siri, al limite con la Calabria. Questo tratto di litorale è un vero gioiello del Sud Italia, che unisce la bellezza del mare cristallino a testimonianze storiche di grande valore, come i resti della
Magna Grecia, e a paesaggi naturali unici, tra cui le foci dei fiumi lucani, le pinete retrodunali e la suggestiva area protetta del
Bosco Pantano di Policoro.
La costa interessa diversi comuni lucani, tra cui
Bernalda, Scanzano Jonico, Policoro, Rotondella e Nova Siri, oltre alle rinomate località di
Metaponto e
Marina di Pisticci. L’entroterra, noto come pianura metapontina, è una delle aree agricole più fertili della Basilicata, dove prosperano vigneti, agrumeti e frutteti. I prodotti locali, frutto di un’antica tradizione contadina, vengono esportati in tutta Europa e rappresentano una delle eccellenze enogastronomiche del territorio.

La Magna Grecia sulla Costa Ionica

Chi sceglie la Costa Jonica lucana per le proprie vacanze non trova soltanto mare e relax, ma può anche immergersi in un affascinante viaggio nel tempo. In particolare,
Metaponto e Policoro custodiscono importanti siti archeologici legati alla civiltà della Magna Grecia.
Le Tavole PalatineTra i luoghi più suggestivi spicca il
Parco Archeologico di Metaponto, dove sono ancora visibili i resti della polis greca, oggi raccolti e valorizzati nel
Museo Nazionale del Metapontino. Qui è possibile ammirare reperti che spaziano dalla preistoria fino all’età tardoantica. Il simbolo più celebre è senza dubbio il
Tempio di Hera, conosciuto come
Tavole Palatine, un’imponente testimonianza dell’architettura dorica che permette di rivivere da vicino la grandezza della cultura greca in Basilicata.
Il Tempio di Apollo Licio e il Teatro di MetapontoNel cuore dell’antica agorà si trovano i resti del
Tempio di Apollo Licio e del maestoso
teatro greco, costruito nella seconda metà del IV secolo a.C. al posto dell’antico ekklesiasterion, l’edificio destinato alle assemblee cittadine. Questo teatro, unico nel suo genere, anticipa le forme dell’anfiteatro romano e rappresenta un capolavoro di ingegneria dell’epoca, con gradinate sostenute da un rilievo artificiale. Poco distante, si possono visitare anche i resti del
tempio dedicato a Zeus Agoraios, divinità protettrice della vita pubblica.